Ritornano numeri e statistiche rossoblù
Varalda e Zotti: tutte le curiosità su 3 e 31
Riprendiamo la rubrica delle curiosità statistiche settimanali: nel weekend senza particolari spunti statistici, a parte la doppietta che mancava da 13 anni, spiccano le performance dei due nuovi lanciatori rossoblù. Vediamo la storia dei loro numeri: Varalda ha scelto il 3 che è stato soprattutto di un grande catcher come Cavazzano, ma anche di Paolo Cherubini al suo primo anno da pitcher del Milano; per Zotti una sfida impegnativa con il 31 del mito Giulio Glorioso

Dall'alto: Mattia Varalda e Paolo Cheribini poi Matthias Zotti e Giulio Glorioso
A parte la beneaugurante doppietta contro l’Alghero nell’opening day, la prima giornata non ha dato particolari spunti statistici. Come detto non accadeva dal 2010 che i rossoblù iniziassero la stagione con due successi (allora lo United di Piero Bonetti si impose a Redipuglia 4-3 e 9-3), e non accadeva addirittura dal 1997 che si aprisse con due successi in casa (quando il Milano di Paolo Re superò gli Old Rags Lodi 17-14 e 5-4): in entrambi i casi fu l’inizio di due stagioni vincenti, visto che lo United arrivò ai playoff di A2 , perdendo però in semifinale con Reggio Emilia ma poi battendo gli stessi emiliani nella finale di coppa Italia di categoria, mentre nel ’97 i rossoblù andarono fino in fondo, conquistando la promozione in A1 nella finale con gli attuali campioni d’Italia del San Marino.
Pochi gli spunti statistici usciti dalle due gare, se non che Max Sanguedolce ha superato Fabio Casiraghi (141 presenze), raggiungendo Matteo Franco e Joel Lono a 142, per cui giochiamo un po’ con i numeri: quelli di casacca dei due esordienti Mattia Varalda e Matthias Zotti. L’utility ex Settimo Torinese ha scelto il numero 3 che nel Milano più che a un lanciatore si lega a un grande ricevitore come Ivan Cavazzano, ma con il 3 hanno giocato anche un prima base azzurro come Andrea Goldstein e un’esterno come Stefano Colciago che tra l’altro vanta anche qualche sporadica apparizione sul monte (compresa quella brevissima ma storica nella finale di coppa delle Coppe vinta in Olanda in casa del Bussum). Però quasi nessuno si ricorderà che anche un grandissimo pitcher come Paolo Cherubini giocò la sua prima stagione nel Milano, nel 1978 in A2, indossando proprio il numero 3 dell’Edilfonte, prima di passare al suo classico 24.
Discorso diverso per Matthias Zotti che ha scelto il 31, un numero utilizzato raramente nel Milano, ma che è stato dell’esterno Stefano Realini per 8 anni nell’era United, e in passato anche di due lanciatori come Francesco Barosi (tra il ’96 e il ’98) e soprattutto come un grandissimo che rende il confronto decisamente impegnativo: Giulio Glorioso. Il grande Giulio fu infatti il primo a utilizzare il 31 nella storia del Milano nel ’61-62 vincendo due scudetti da imbattuto. Numero che poi finì inutilizzato per tantissimi anni, prima di essere ripreso da Marcello Gabriels nella Mediolanum (quando cedette il 32 a Bianchi) e ovviamente da Nicola Fasani nel periodo della fusione con l’Ares.