Milano 1946

Milano a due facce contro il Senago

Rossoblù fermati da Bryan Sheldon (16 kappa) nel primo incontro, nonostante una grande prova di Tony Gonzalez sul monte, tradito dalla difesa e da un attacco clamorosamente in bvianco (0 su 15 per uil "turno forte"). In gara due invece i pitcher senaghesi travolti da una valanga di valide (17) e da 15 punti di differenza (17-2) che portano alla manifesta al 6': scatenati Calasso (3 su 5 con un doppio e due tripli) e Bancora (due tripli anche per lui) 


Secondo pareggio consecutivo per il Milano in un campionato che si dimostra di giornata in giornata sempre più equilibrato. Prova ne sia che in quattro giornate sono state realizzate solo due doppiette, del Milano sul Settimo Torinese e del Codogno a Cagliari. Anche contro il Senago, dunque, la squadra di Fraschetti si è dovuta accontentare della divisione della posta, fermata (5-1) da un superbo Bryan Sheldon (16 kappa) in mattinata e rilanciata da un attacco uscito dal torpore nel pomeriggio. in una partita terminata con un’inedita vittoria per manifesta superiorità di 15 punti (17-2) al 6° inning, novità introdotta da questa stagione.

Due partite completamente diverse: tanto appassionate ed equilibrata la prima (rimasta sul 2-1 per gli ospiti fino all’8’), quanto a senso unico e senza storia la seconda. In mattinata è appunto Sheldon a vincere un grandissimo duello di lanciatori con Tony Gonzalez, anch’egli autore di una grandissima prestazione, ma tradito prima dalla difesa (4 errori nel primo inning, roba da serie C !) e poi dall’attacco andato clamorosamente in bianco nel turno forte, con i fratelli Pasotto, Calasso e Torrellas che infilano un pesante 0 su 15 collettivo con 10 strikeout sul gobbone.

Così, mentre Gonzalez esce comunque alla grande dalle difficoltà del primo inning, subendo un solo punto e salvandosi a basi cariche, l’attacco rossoblù non va oltre 4 valide complessive, oltre tutto messe a segno da due soli battitori: due a testa per Varalda e Fraulini. Il Senago raddoppia al 3’ con una valida di Mateo, un lancio pazzo e il singolo di Darwin Gonzalez che vince il duello personale con il fratello Anthony (2 su 4 per lui alla fine), mentre il Milano può solo accorciare le distanze, sempre al 3’, appunto con una combinazione Fraulini-Varalda. Tony Gonzalez tiene comunque in partita i rossoblù subendo appena 4 valide fino all’8’; poi però al 9’ (dopo un out) viene toccato da Christopher Villa e da Milani e Fraschetti lo sostituisce con Varalda: il vercellese però, dopo un out su scelta difesa, subisce un pesante homer da 3 punti di Andres che mette fine alle speranze del Milano.

Nel pomeriggio invece cambia completamente la musica, soprattutto perché il pitcher straniero del Senago Medina conferma le difficoltà di questo inizio di stagione ed esce dopo un out del 2° inning con il Milano già sul 5-1. Ma questa volta le mazze rossoblù non fanno sconti ai malcapitati rilievi senaghesi (Stefano Marzullo, Grassi e Mejia) chiudendo la 2.a ripresa addirittura con 10 punti all’attivo (cosa che non si verificava da Sambonifacese-Milano 3-15, playoff promozione in A di due anni fa) e imperversando fino alla manifesta decretata al 6’ dopo il doppio di Lo Monaco che determina il vantaggio di 15 punti (17-2). Un Milano che mette a segno addirittura 17 valide in 6 inning con Calasso che si riscatta con 3 su 4 (un doppio e due tripli), ancora due valide di Varalda, due di Sanguedolce e ben due tripli di Bancora. Il tutto mentre Perez concede solo 2 punti e lascia la chiusura a Persico.

Insomma, un Milano a due facce che se vuole riprendere la corsa verso i playoff deve tornare ad essere più concreto e soprattutto non può più permettersi di regalare tutti quegli errori nelle partite da giocare punto a punto. Perché 5 errori difensivi in un solo incontro non sono da squadra da primato. Ma anche i big del line-up devono farsi carico delle loro responsabilità soprattutto nelle partite più complicate: quando si lasciano per strada partite giocate punto a punto (come ad Avigliana, prima di oggi) non si possono sprecare tante occasioni. Sabato a Cagliari servirà un attacco più continuo.

18/05/2025
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