Pasotto, 3° a battere un homer al 1° inning stagionale
Ma mai nessuno ha iniziato con un grande slam
Il grande slam di Marco Pasotto a Codogno è il terzo homer messo a segno nel primo inning della stagione da un giocatore del Milano dopo quelli di Andrea Balzani nel '58 e di Weltin Cabrera nel 2008. Però è il primo grande slam in assoluto messo a segno da un rossoblù nella prima partita dell'anno. In serie A è solo la 5.a volta che si apre il campionato con una vittoria superiore ai 10 punti. Varalda realizza la 100esima valida in prima serie e diventa il 9° battitore designato di sempre nel Milano, agganciando Marco Casiraghi

Marco Pasotto festeggiato da Bancora e Torrellas. Nei riquadri Andrea Balzani nel 1958, l'homer di Weltin Cabrera a Collecchio nel 2008 e quello di Pasotto a Codogno
Riprende il campionato e ritornano i nostri appuntamenti con le cifre e le curiosità settimanali sulle partite del weekend. E questa volta, nonostante un solo incontro giocato e vinto a Codogno, non si può non partire da Marco Pasotto e dal suo grande slam, che ci mancava da 12 anni, visto che l’ultimo era stato realizzato da Luca Marzullo proprio a Codogno con lo United del 2013, tra l’altro nell’ultima manifesta conquistata sul campo dei biancazzurri per 13-1. Quello di Pasotto è il 5° fuoricampo in carriera ed è il 37° grande slam nella storia rossoblù, messo a segno 29 anni dopo quello di suo padre Raoul a Novara nel 1996 in Novara-Milano 5-10 di serie A2.
Ma l’homer di Marco Pasotto è anche il 30° realizzato da un battitore rossoblù in un opening game (l’ultimo dell’americano Turner nel 2017 contro il Sannazzaro in serie C), ma soltanto il 3° realizzato al primo inning della prima partita, dopo quelli di Andrea Balzani (da 2 punti) in Fortitudo-Milano 5-14 di serie A nel 1958 sul pitcher bolognese Mattioli, e di Weltin Cabrera (da 1 punto) in Collecchio-Milano 2-1 di serie A2 nel 2008 sul lanciatore emiliano Dazzi. Altri tre giocatori hanno battuto un homer al loro primo turno del campionato (Bruno Bertolotti nel ’73, Brian Robinson nell’88 e Stefano Manzini nel ’90), ma non nella prima ripresa. Nessuno però aveva mai battuto un grande slam nell’opening game nei 77 campionati precedenti dei rossoblù.
Abbastanza raro è anche il debutto in campionato con una vittoria per manifesta superiorità (12-0), anche se l’ultimo precedente è di due anni fa contro l’Alghero al Kennedy (11-1), sempre con Varalda lanciatore. In precedenza ci sono state 7 manifeste al debutto, ma sempre nelle categorie inferiori, mentre in serie A è la prima volta, soltanto perché fino agli anni Ottanta non esisteva la regola della manifesta. Però ci sono state 4 vittorie oltre i 10 punti (che sarebbero state manifeste con le regole attuali) nel ’66 (Longbridge Bologna-Milano 1-11), nel ’62 (Milano-Condor Roma 12-0), nel ’61 (Fiamme Oro-Milano 0-18) e la prima nel 1951 (Torino-Milano 0-26).
Detto questo, ci sono poi da registrare altre piccole curiosità, come la 34esima partita da DH di Mattia Varalda che gli consente di agganciare Marco Casiraghi al 9° posto all time nella specialità. Andrea Capellano invece (704 AB) scavalca Lino Capuozzo (703) nei turni validi alla battuta, salendo al 29° posto. Marco Pasotto infine, sempre con il grande slam, sorpassa in una volta sola Francesco Banfi (126) e Simone Pinazzi (128) nei punti battuti a casa, salendo al 24° posto con 130.
Infine per quanto riguarda le presenze assolute, Luca Fraschetti raggiunge Andrea Balzani (32esimi a 209), Capellano aggancia Braga a 191 e Ambrosioni affianca Dummar a 109.
Infine alcune statistiche più generali che riguardano Mattia Varalda, che ha lanciato la 50esima partita in prima serie e ha battuto la 100esima valida sempre in serie A, e Simone Calasso che ha superato i 500 turni alla battuta in prima serie arrivando a quota 502.