Milano 1946

Consegnati i "Donnabella" a Pasotto, Folli e Goldstein
Selmi: "L'80° del Milano con due squadre in A2"

La cerimonia del XIV premio Donnabella anticipata oggi al Kennedy con le premiazioni d Raoul Pasotto, Giancarlo Folli e alla memoria di Andrea Goldstein. Premiate anche le ragazze che hanno conquistato la A2. Il presidente ringrazia Fraschetti che lascia la panchina rossoblù e guarda già al 2026: "Sarà la stagione dell'80° anniversario del Milano e la affronteremo con due squadre ai massimi livelli in A2: solo due società in Italia possono vantare questo primato di cui siamo orgogliosi".


Francesca Donnabella, figlia di Doriano, consegna i premi a Raoul Pasotto, Biagio Goldstein (figlio di Andrea) e Giancarlo Folli

Sabato dedicato al premio Doriano Donnabella oggi al Kennedy. La tradizionale cena dio fine stagione è stata trasformata in un pranzo e anticipata di un mese per poterlo ospitare nella nostra club house. E la scelta è stata indubbiamente premiata dalla buona riuscita dell’evento, con l’ottima organizzazione della nostra “commissione bar” e l’apporto prezioso di chi ha contribuito a preparare il pranzo. Una settantina gli amici presenti con rappresentanza di tutte le generazioni rossoblù e grande soddisfazione da parte di tutti perché poter festeggiare “a casa” è tutta un’altra cosa. E finalmente ce l’abbiamo fatta, anche perché il tempo è stato clemente.

Presenti le due prime squadre rossoblù di baseball e softball, con i loro tecnici Fraschetti e Ramirez, ma anche molti ex del passato più o meno recente, da Novali a De Regny, da Bianconi a Carestiato, da Scaletti a Luigi Re, a Brusati, Nicolini, Paolo Omiccioli, all’ex presidente Zenesini, al medico dottor Arnold, oltre ovviamente a Giulianelli, Paganelli e ai premiati Raoul Pasotto e Giancarlo Folli.

Francesca Donnabella, in rappresentanza della famiglia, ha proceduto alle premiazioni della XIV edizione del riconoscimento intitolato a suo padre Doriano. Il premio effettivo in base ai voti degli amici del Milano, è andato a Raoul Pasotto, attuale consigliere e direttore tecnico rossoblù con la dedica “Fedelissimo con 498 partite giocate, poi manager e direttore tecnico. Una vita dedicata al Milano”. Il riconoscimento alla memoria è andato ad Andrea Goldstein, scomparso lo scorso novembre, come si legge nella dedica “bomber del Milano degli Invincibili, con 5 scudetti tra il 1958 e il ’66, e maestro per generazioni di giovani”. Ma il Consiglio del Milano ha voluto attribuire anche una targa speciale a Giancarlo Folli, classe 1936, 89 anni portati alla grandissima, con la motivazione “primo grande lanciatore del Milano, vincitore di 4 scudetti (1958-62). Decano dei giocatori rossoblù”.

A seguire è stato il momento giustamente dedicato all’attualità con la sfilata e la premiazione delle ragazze che hanno conquistato quindici giorni fa la promozione in serie A2 di softball, guidate dal manager Rayner “Chino” Ramirez e capitanate da Daniela Tesini. Le rossoblù sono la prima squadra milanese a tornare a giocare ad alto livello a 52 anni di distanza dallo Zafferano Leprotto che disputò per l’ultima volta la serie A nel 1974, prima di fondersi con il Bollate. Per il baseball, che invece ha conquistato i playoff scudetto dopo 33 anni, è stato premiato Andrea Pasotto come miglior battitore, mentre il miglior lanciatore, Yamichel Perez, è già rientrato a Cuba. Mentre Andrea Capellano, Massimo Sanguedolce e Luca Fraschetti hanno ritirato le targhe per le 200 partite in rossoblù.

Il presidente Selmi infine ha ricordato con orgoglio che l’anno prossimo il Milano sarà l’unica squadra, oltre al Collecchio, ad essere rappresentata ad alto livello, in serie A2, sia nel baseball, sia nel softball: “risultato del grande lavoro che è stato fatto”, inoltre abbiamo undici giocatori a rappresentare il Milano in questo weekend al Torneo delle Regioni, mettendoci tra i club che danno il maggiore contributo a questa manifestazione. Poi Selmi ha voluto ringraziare Marco Fraschetti, che dopo 9 anni lascia la guida della prima squadra “per motivi comprensibili”, spiegando che cosa ha rappresentato per lui Marco “da quando venivo a vederlo da ragazzino come grande catcher della Mediolanum, a quando l’ho avuto compagno di squadra nell’anno della splendida promozione in serie A del 1997, a queste nove stagioni in cui abbiamo collaborato io da presidente e lui da allenatore per realizzare questa bella avventura”. E il manager dimissionario ha ringraziato, dicendo che “sono stati nove anni belli, intensi, spesso faticosi, ma che il merito di aver avuto risultati sempre migliori è esclusivamente dei ragazzi. Tutti quelli che ho allenato, indistintamente quelli che sono qui oggi, quelli che hanno fatto tutto il percorso con me, quelli che hanno deciso di prendere altre strade e anche quelli che hanno smesso”. Selmi ha anche ricordato “il filo rosso che lega il passato e il presente di questa società, prendendo spunto dai premiati di oggi come Andrea Goldstein, che io stesso ho avuto come allenatore, o come Raoul Pasotto, uno che in questa società, nei momenti che contano, c’è sempre”, ha ringraziato due giocatori in uscita dal Milano come Andrea Capellano e Andrea Lo Monaco, e ha lanciato un messaggio per il futuro: “Siamo arrivati a un momento di svolta: nel 2026 facciamo 80 anni e dobbiamo dimostrare di essere maturi, anche se è difficile andare più in alto di così solo con le nostre forze. La sfida è capire come potremo diventare più professionali: ci vediamo alla festa degli 80 anni per farci gli auguri, ma anche per dire che guardiamo al futuro per essere un po’ più ambiziosi”.

04/10/2025
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