Cent'anni fa nasceva Sergio Setti
fondatore e grande capitano del Milano
Nato a Milano il 31 gennaio 1925, Setti è tra i cinque fondatori del nostro club ed è l'unicio giocatore ad aver poreso parte alla prima partita del baseball italiano, al Giuriati nel '48, e alla prima partita della Nazionale italiana, a Roma nel '52 contro la Spagna. E' stato prima base e capitano rossoblù fino al 1957. Atleta poliedrico è stato campione italiano giovanile di tuffi e di fioretto e nei primi anni Cinquanta è stato anche portiere di hockey ghiaccio. E' scomparso prematuramente nel 1968, a soli 43 anni

Sergio Setti alla battuta durante la prima partita del baseball italiano il 27 giugno del '48 al Giuriati
Una data importante per il nostro club, il 31 gennaio. Perché cent’anni fa esatti, nel 1925, nasceva a Milano Sergio Setti che sarebbe diventato uno dei cinque fondatori del Milano 1946 assieme a Costa, Donnabella, Grimaldi e Milesi. Setti è il più anziano di quel gruppo di universitari, ha 21 anni e diventa ben presto il leader della neonata formazione rossoblù, vestendo i gradi di capitano negli anni Cinquanta fino al suo ritiro nel 1957, dopo 10 stagioni e 128 presenze nel Milano, con 4 homer all’attivo e una presenza in Nazionale, proprio in occasione della prima partita giocata dagli azzurri contro la Spagna nel ’52. Fatto che lo rende l’unico giocatore ad aver partecipato alla prima partita del baseball italiano, tra Milano e Little Yankees al Giuriati nel giugno del ’48, e alla prima partita della nostra Nazionale.
Dei cinque fondatori, Setti è quello che resta in campo più a lungo, ritirandosi, per uno scherzo del destino, proprio nell’anno in cui il Milano conquista il suo primo scudetto, dopo averf contribuito alla risalita della squadra in serie A nel ’57.
Grande atleta, non è stato solamente giocatore di baseball, ma ha praticato a buoni livelli anche a tennis, dopo aver conquistato titoli italiani giovanili nel fioretto e nei tuffi. Nel ’50 poi confermerà quersta sua vena polisportiva difendendo anche la porta del Milano nell’hockey ghiaccio. Per il suo fisico, ma anche per il suo carattere gioviale, Setti diventa il vero leader di quel Milano dei pionieri. Pubblicitario di professione, continuerà a restare nel giro del baseball anche dopo aver smesso di giocare, diventando pure collaboratore della Gazzetta dello Sport.
E’ morto molto prematuramente a 43 anni nel 1968 all’ospedale di Niguarda per le complicazioni seguite a un doppio intervento chirurgico al cuore subito nel giro di pochi mesi. Ma resterà per sempre una delle bandiere della storia del Milano.