Addio a Bob Rossi, esterno dell'Edilfonte '80
E' scomparso a 68 anni Bob Rossi, oriundo della Pennsylvania che approdò a Milano nel 1980 giocando 23 partite da esterno centro, ma venne "tagliato" prima della fine della stagione nonostante un discreto 292 di media. Tornato negli Usa lavorò per molti anni come scout di Major league con Pirates, Mets e Chicago Cubs
Una triste notizia dagli Stati Uniti. Se n’è andato a 68 anni Bob Rossi, esterno dell’Edilfonte stagione 1980, oriundo di Scranton, in Pennsylvania. Arrivò a Milano ingaggiato dal neo general manager Gigi Cameroni su indicazione di Jack Basta, in un quartetto di stranieri (con lo stesso Basta, Frank Gonzalez e Lou D’Amore, cui poi si aggiunge l’altro pitcher oriundo Giovannetti) che faceva ben sperare quella squadra allenata da Carlo Passarotto. Nonni di origini umbre, gambe velocissime, buon guanto, a Milano giocò 23 partite da esterno centro, chiudendo con un onorevole 292 di media battuta, che tuttavia non gli evitò di essere “tagliato” insieme all’interbase Gonzalez dopo una inattesa sconfitta interna con l’Anzio che frenò un po’ le ambizioni dei rossoblù, comunque quinti in classifica.
Una decisione della società che innescò una serie di polemiche che alla fine furono negative per tutto l’ambiente, oltre tutto in concomitanza con le dimissioni da manager di Passarotto, sostituito da Giulio Sueri. “Non mi aspettavo di essere allontanato per un rendimento che mi si dice deludente – confessò Bob a Sandro Cepparulo sulla Gazzetta dello Sport – Ho deciso 4-5 partite e anche la mia media battuta non è così bassa… Sono sorpreso e deluso, ma la mia esperienza italiana è stata comunque positiva perché ho conosciuto molta gente e mi sono fatto degli amici”. Anche perché Rossi venne messo curiosamente fuori squadra proprio dopo aver battuto a casa i due punti decisivi al 10’ inning della rivincita sull’Anzio.
Tornato negli Stati Uniti, Bob ha seguito le orme del fratello gemello Phil diventando scout di molte franchigie di Major league, dai Pirates (1986-90), ai Mets (1991-2004) per finire ai Cubs (2005-07). Poi il ritiro e ieri l’addio, anche la sua mente se n’era già andata da qualche tempo.