A San Marino il ko più pesante dal 2011
Ma mai tanti homer come da quell'anno
I due ko di San Marino lasciano il segno anche sulle statistiche: per ritrovare un rovescio così pesante (23-0) bisogna risalire al 2011 (Castenaso-United 26-1). E' la 7.a sconfitta più pesante della nostra storia: egiagliato un Milano-Rimini del '79. Ma il fuoricampo di Garavaglia ha aumentato il bottino degli homer stagionali di squadra: 7, non acceda proprio da 14 anni fa. Luca Fraschetti aggancia Realini tra i fedelissimi (27esimi con 227 presenze) e Sanguedolce diventa il 10° esterno destro all time affiancando Marco Casiraghi

Max Sanguedolce alla battuta a San Marino con il catcher americano Proctor
Curiosità statistiche della settimana: i due ko di San Marino nei playoff ci hanno regalato inevitabilmente qualche nota negativa, soprattutto sul punteggio della seconda partita (23-0), ma anche qualche spunto positivo. Intanto la sconfitta: non incassavamo una ventina di punti dal 2019, quando in serie B abbiamo subito un 20-11 a Codogno, ma 23 punti al passivo non si toccavano da ben 14 anni e sempre da un playoff di serie A2 (IBL2) a Castenaso (sconfitta per 26-1 il 28 agosto 2011 con Piero Bonetti in panchina e Girasole, Monticelli, Riccardo Tavarnelli e Gargamelli sul monte). Questo 23-0 di San Marino è anche il 7° peggior risultato della nostra storia e va ad eguagliare un 23-0 subito in casa dal Rimini, sempre in serie A, nel 1979 (con la troika Cameroni-Paganelli-Passarotto in panchina e Cherubini, Zuccaro e lo stesso Paganelli sul monte). E solo un’altra volta abbiamo chiuso con 23 punti di passivo, ma perdendo 25-2 nel 1955 in un derby con l’Inter. Peggio abbiamo fatto solo con il Nettuno nel ’51 (-24), con il Castenaso nel 2011 (-25) e con Parma ’79, Rimini ’83 e Parma ’88 (-26).
Quella di domenica pomeriggio a San Marino è anche la 7.a peggior prestazione per numero di kappa subiti in un inciontro (16: 10 da Palumbo, 3 da Civit e 2 da Di Raffaele), che va ad eguagliare i 16 strikeout subiti altre sette volte. Peggio abbiamo fatto solo con il Cus Bologna nel ’53 e il Sannazzaro nel ’94 (17 kappa), con la Fortutudo Bologna nel ’75 (18 kappa), con il Bollate nel 2014 e il Cus Brescia nel ’15 (19 kappa) e con il Collecchio l’anno scorso (20 kappa).
Passando agli aspetti positivi, invece, Alessandro Garavaglia ha battuto il 7° fuoricampo stagionale del Milano, una cifra che non raggiungevamo sempre dal 2011, quando Cabrera (con 5 homer), Silva (2), Guzman e Drago ne realizzarono ben 9. Garavaglia è il 147° fuoricampista nella storia del Milano e porta il totale degli homer rossoblù a 856. Ed è anche il primo a battere un fuoricampo in un playoff dopo 14 anni, sempre da quel Castenaso-Milano 26-1 del 2011 in cui l’unico punto arrivò su homer di Weltin Cabrera.
Veniamo adesso alle note individuali, partendo dalla classifica dei fedelissimi all time in cui Luca Fraschetti ha raggiunto Stefano Realini al 27° posto con 227 presenze. Fraschetti ha debuttato nel Milano giocando da esterno destro il 30 aprile 2017 in Milano-Sannazzaro 11-1 di serie C, schierato da suo padre con Giovanelli a sinistra e Patrick Villa al centro, mentre domenica ha giocato gara uno da catcher in batteria con Yamichel Perez prima e Alessandro Persico poi. Stefano Realini ha invece debuttato nella prima partita dell’era United (SenagoMilano-Codogno 4-2 del 5 aprile 2009 in A2) come esterno centro tra Simone Spinosa e Marzullo, e ha chiuso il 10 luglio 2016 (in Sala Baganza-United 6-7 sempre di A2) giocando ancora al centro fra Marco Pasotto e Montecchi.
Sempre in tema di presenze, Andrea Capellano ha agganciato Lino Capuozzo a 212 e Max Sanguedolce ha raggiunto Marco Omiccioli a 206. Ma Capellano ha interrotto una lunghissima striscia di 36 partite consecutive da interbase titolare, iniziata il 22 giugno 2024 in Modena-Milano 12-4: in gara due a San Marino è infatti partito in quel ruolo Samuele Pasotto, lo stesso che aveva giocato l’ultima volta al posto di Capellano (sempre a Modena nel ’24). Quella di Andrea Capellano è la 7.a striscia di sempre di partite consecutive giocate da interbase dopo quella record stratosferica di 78 partite (tra il 2018 e il ’20) dello stesso Capellano, le 60 di Morrison (nel ’90), le 46 di Bodini (’96-97), le 42 di Richardi (’89) e le 37 di Mitchell (’84) e Corbo (’00).
Restando ai ruoli difensivi, Max Sanguedolce è diventato il 10° esterno destro nella storia del Milano eguagliando Marco Casiraghi con 49 partite da titolare. Sanguedolce ha giocato la prima volta in posizione 9 in Piacenza-Milano 4-9 del 2019 in serie B con Torri a sinistra e Marco Pasotto al centro, mentre domenica aveva Andrea Pasotto a sinistra e Fraulini al centro. Marco Casiraghi ha debuttato da esterno destro in Ares Milano ’46-Ambrosiana Bollate 14-4 di serie B del 1999 con il gemello Fabio a sinistra e Tomasetti al centro, mentre l’ultima in posizione 9 è del 27 luglio 2002 in Collecchio-Milano 8-9 con Raoul Pasotto a sinistra e Simone Pinazzi al centro.
Infine due aggiornamenti su Mattia Varalda che sale al 21° posto tra i lanciatori partenti in rossoblù eguagliando Enrico Greggio a 37 partite da titolare. Mentre, iniziando una partita per la 20esima volta in batteria con Angelo Torrellas, raggiunge al 23° posto all time altre due celebri batterie: Massimo Monelli-Gigi Cameroni degli anni Sessanta e Daryl Smith-Marco Fraschetti degli anni Novanta.







