Varalda, 100 kappa in rossoblù
Milano tutto italiano in A dopo 32 anni
A Settimo Torinese Marco Fraschetti ha schierato un Milano tutto italiano (per l'infortunio di Torrellas) come non accadeva da Piacenza-Milano dello scorso anno. Ma in serie A era dal 1992 che i rossoblù non iniziavano una partita con tutti giocatori made in Italy, di cui 5 usciti dal nostro vivaio. Mattia Varalda invece ha toccato quota 100 kappa in rossoblù: 39° lanciatore della nostra storia ad andare in tripla cifra. Davide Pizzi invece ha raggiunto il grande Paolo Cherubini nelle partite lanciate da rilievo: 47, ottavi rossoblù all time nella specialità.
Mattia Varalda sul monte a Settimo Torinese [foto Falciani]
Anche la domenica dedicata ai recuperi ha lasciato qualche spunto statistico degno di nota. Intanto perché, a causa dell’infortunio di Angelo Torrellas, in gara uno Marco Fraschetti è stato costretto a schierare una formazione completamente italiana e per gran parte fatta in casa. Cosa che in fondo sottolinea il buon lavoro fatto negli ultimi anni dai nostri tecnici della prima squadra, ma anche del settore giovanile. Dei nove che hanno iniziato la prima partita a Settimo, infatti, ben cinque sono usciti dal nostro vivaio (Luca Fraschetti, Bancora, Garavaglia, Sanguedolce e Andrea Pasotto), tre dal vivaio lombardo (Ambrosioni, Capellano e Fraulini) e solo Varalda arriva da fuori regione. L’ultima volta che il Milano aveva schierato una squadra completamente italiana era stato lo scorso anno in serie B in Piacenza-Milano 3-4 del 28 maggio, ma in serie A erano ben 32 anni che il Milano non scendeva in campo con un team tutto made in Italy, ovvero da Milano-Calze Verdi 17-1 del 27 giugno 1992. In quella Mediolanum sui dieci giocatori schierati da Mauro Mazzotti nella formazione partente solo uno era prodotto del vivaio rossoblù (Marco Fraschetti), mentre quattro provenivano da altri vivai lombardi (Radaelli, Moia, Guerci e Neri) e cinque da fuori regione (Martelli, Capuozzo, Costa, Manzini e Bianchi).
La giornata, però, ha fatto segnare anche qualche traguardo significativo per alcuni rossoblù: Mattia Varalda, ad esempio, ha realizzato sul prima base del Settimo Torinese Santa Cruz il suo 100° kappa con la maglia del Milano, arrivando a 532 in carriera. Il primo kappa lo realizzò sul primo uomo affrontato in rossoblù lo scorso anno, Columbu dell’Alghero. Varalda è il 39° lanciatore della storia del Milano a toccare i 100 kappa; l’ultimo a entrare in questo ristretto club era stato Davide Pizzi due anni fa. Al comando della classifica all-time degli strikeout nel Milano c’è Gianluca Piazzi con ben 958 kappa, davanti a Passarotto (920) e Braga (600). Sulla nostra pagina facebook trovate la tabella con tutti e 39 i pitcher rossoblù con almeno 100 strikeout.
A proposito di Pizzi, Marco Fraschetti l’ha utilizzato per la 47esima volta da rilievo, fatto che gli ha consentito di affiancare il grande Paolo Cherubini nella speciale graduatoria rossoblù in questo ruolo. Graduatoria guidata da due grandissimi rilievi come Carlo Passarotto (129) e Biro Consonni (92). Pizzi ha giocato la sua prima partita da rilievo il 14 maggio 2017, in Milano-Ares 11-7 di serie C, subentrando a Nicolò Pinazzi nel corso del 3° inning, mentre curiosamente sul monte dei cugini c’era Andrea Capellano, attuale interbase del Milano. Domenica è invece entrato al posto di Cueto lanciando il 6° inning, prima di cedere a sua volta il monte a Polo. Paolo Cherubini, invece, giocò la sua prima partita da rilievo in rossoblù il 24 maggio ’78 in un altro derby, perso contro l’Inter 13-1: entrò al 7’ al posto di Paganelli e affrontò come primo avversario nel box il lanciatore interista Sergio Brambilla (out al volo dall’esterno sinistro Hrast). L’ultima apparizione da rilievo di Cherubini è addirittura di 20 anni dopo, l’11 settembre ’98 in Fortitudo Bologna-Milano 0-19, quando Paolone entrò al posto di Newman al 7’ affrontando come primo avversario l’attuale presidente bolognese Bissa che gli fece un singolo, unica valida subita nella sua ultima apparizione in rossoblù e in serie A.
Tappe importanti da annotare anche nella classifica delle presenze in rossoblù, in cui Max Sanguedolce, rientrato proprio a Settimo, ha scavalcato Dario Rossi (172) per raggiungere Paolo Bodini a quota 173 partite. Giacomo Fraulini sale invece a 132 e aggancia l’argentino Mariano Drago. Sempre Fraulini ha giocato la sua 53esima partita da esterno centro eguagliando un mito come l’americano Steve Shedd al 15° posto all time del ruolo numero 8. Mentre lo stesso Fraulini nelle basi rubate ha raggiunto la coppia Bancora-Herrera a 47 “furti” (28esimi all time). Nicola Bancora invece ha superato Paolo Peonia nei turni alla battuta (682 a 679).
L’ultima curiosità, infine, è per Alessandro Garavaglia che ha giocato la sua nona partita da titolare in terza base nel Milano. Nove partite sono ancora poche, d’accordo, anche se per un sedicenne è un buon inizio. Ma in questo caso sono significative perché gli consentono di eguagliare suo zio Osvaldo che, pur essendo principalmente un interbase, ne giocò proprio 9 anche nell’angolo caldo dove l’hanno schierato 4 volte Cameroni nell’81 e 5 volte D’Odorico nel ’99 ai tempi dell’Ares Milano ’46.