Nicolò Pinazzi con l'Italia al World baseball classic
Per la prima volta un giocatore cresciuto nel vivaio del Milano parteciperà al più grande evento mondiale per squadre nazionali. Pinazzi è uno dei soli sei azzurri nati e cresciuti in Italia convocati dal ct Piazza per il Mondiale in mezzo a tanti italo-americani ingaggiati dalle franchigie Usa. Un onore enorme per lui, per papà Simone e per il nostro club che l'ha visto crescere fino ad arrivared a questi livelli. L'ultimo giocatore del nostro vivaio a giocare in Nazionale era stato Robert Fontana nel 2003. E Pinazzi è il secondo prodotto del vivaio rossoblù a partecipare a un Mondiale (che ai tempi non era ancora Classic) dopo Marco Fraschetti nell'84
Nicolò Pinazzi con il Milano, la Nazionale e, in mezzo, i Daytona Tortugas
Una grandissima notizia ci ha giustamente riempiti di orgoglio questa mattina, leggendo la lista dei convocati al World baseball classic, il Mondiale di baseball che si giocherà tra un mese e che vedrà l’Italia esordire il 9 marzo a Taiwan contro i padroni di casa. Tra i 40 della rosa a disposizione del ct Mike Piazza c’è anche il nostro Nicolò Pinazzi che attualmente gioca in singolo A negli Usa con i Daytona Tortugas, nella franchigia dei Cincinnati Reds.
Pinazzi, 23 anni, figlio d’arte (suo papà Simone è stato esterno del Milano tra l’86 e il 2002 e poi è stato nostro tecnico), è cresciuto proprio nel vivaio rossoblù dove ha fatto tutta la trafila nelle giovanili per debuttare in prima squadra nel 2017 e giocarvi fino al ’19, prima di iniziare la sua carriera tra i pro’ americani. In tre stagioni con il Milano ha giocato 57 partite, lanciandone 41 (205 inning sul monte con 11 vinte e 6 perse) con 3.47 di media pgl ma soprattutto con 381 strikeout che in poche stagioni l’hanno portato all’8° posto tra i rossoblù di tutti i tempi nella specialità. In particolare, Pinazzi è uno dei soli sei pitcher del Milano ad aver realizzato 17 strikeout in una partita (con Lono, che ci è riuscito due volte arrivando anche a 19 kappa come Glorioso e Carrillo, oltre a Reyes che toccò quota 18 e Paschetto anche lui a 17), in una partita vinta a Piacenza 6-5 nel 2018 in serie B.
Intrapresa la carriera da professionista, Nicolò è approdato lo scorso anno in Singolo A e adesso ha avuto la chiamata di Mike Piazza. E Pinazzi, che quest’inverno si è allenato ancora a Milano con Geronimo Morillo e il gruppo dei pitcher rossoblù, può vantare di essere uno dei soli sei giocatori italiani di nascita e di formazione della nostra Nazionale che ovviamente per il Classic ha pescato a piene mani nel serbatoio degli italo-americani di Major e minor league. Oltre a Nicolò ci sono infatti solo il catcher del Parma Mineo e altri quattro pitcher come Bocchi, anche lui del Parma, Scotti, romano che gioca anch’egli in singolo A con i Mets, e il bolognese Bassani, più Ercolani di San Marino.
Un onore e una grande responsabilità per Nicolò Pinazzi che dovrà tenere alto l’onore del baseball italiano “autoctono” in mezzo a una galleria di mostri sacri del baseball. Ma anche uno stimolo per tutti i ragazzi del nostro vivaio che, vedendo dove è arrivato lui, da oggi avranno cento motivi in più per impegnarsi. E soprattutto una grandissima soddisfazione per il nostro club, per il presidente Selmi e tutti i suoi collaboratori, a partire dal dt Raoul Pasotto, che hanno creduto nell’importanza del viavio che, adesso si può dire, non è più solo il primo in Italia a livello quantitativo, ma è uno dei più prestigiosi anche a livello qualitativo.
Pinazzi è il primo giocatore uscito dal nostro settore giovanile a giocare in Nazionale dopo l’indimenticato Robert Fontana che arrivò a 35 presenze nei primi anni Duemila, partecipando agli Europei del 2003. L’ultimo tesserato del Milano a giocare un Mondiale fu Daniel Newman nel 1998, mentre Marco Fraschetti è stato l’unico giocatore cresciuto nel vivaio rossoblù ad aver partecipato ad un Mondiale, nel 1984 a Cuba. Nel 1970 ai Mondiali in Colombia partecipò un altro milanese, Ennio Paganelli, ma “prodotto” del vivaio dei Cardinals, una società minore dei tempi. Al Classic di quest’anno, inoltre, parteciperà con la Repubblica Ceca anche David Mergans, pitcher che nel 2022 ha vestito la casacca del Milano. Prima di Pinazzi e Mergans, l’unico ex rossoblù ad aver partecipato al Classic era stato il venezuelano Bencomo nel 2017. Mentre Mauro Mazzotti, anche lui cresciuto nel vivaio del Milano, ci ha partecipato come coach dell’Italia alla prima edizione del 2006 e soprattutto come manager della Spagna nel 2013.
A Nicolò, che era con noi anche alla cena del premio Dommabella del dicembre scorso, un grandissimo in bocca al lupo e una valanga di complimenti. Tutto il Milano ti spingerà davanti alla Tv.