Milano, passo falso con lo Junior Parma
I rossoblù steccano imperdonabilmente gara uno, riacciuffata in extremis e ripersa al tie-break, dopo che Varalda aveva lanciato 9 inning a zero di pgl. Poi in gara due si rifanno vincendo 6-2, con Pizzi sul monte, una partita interrotta all'8' per impraticabilità del campo
Davide Pizzi partente sul monte in gara due
Come vanificare una domenica apparentemente favorevole. Il Milano ci riesce prima da solo, poi con l’aiuto del maltempo che costringe alle 8 di sera gli arbitri a mandare tutti a casa per impraticabilità del campo, in attesa di avere indicazioni dal giudice sportivo sul proseguimento o meno della partita. Almeno, così hanno spiegato i direttori di gara. Sta di fatto che dopo la inopinata sconfitta nel primo incontro (4-3 al tie break dopo aver acciuffato il pareggio in extremis all’ultimo assalto del nono inning), anche il secondo per il momento non ha dato frutti, visto che le due squadre sono andate negli spogliatoi nel corso della seconda metà dell’8° inning (con due out) sul punteggio di 6-2 per il Milano. E dunque bisognerà attendere la omologazione (o meno) da parte del giudice sportivo.
Torniamo però sull’unica certezza della giornata. Che è quella di una bella occasione sprecata, soprattutto dopo aver rimediato il pareggio al 9° inning. Ma questa mattina il Milano ha utilizzato tutto il campionario possibile degli errori e delle omissioni per gettare alle ortiche una partita decisamente alla portata dei rossoblù. Prova ne sia che Varalda ha perso statisticamente l’incontro dopo aver lanciato 9 inning a 0 di pgl…
Gara uno scorre infatti veloce verso il nono inning con lo Junior Parma in vantaggio 1-0, solo grazie a un errore di Bancora, che perde malamente una palla al volo invece di chiudere la ripresa con il terzo out, errore punito immediatamente da un doppio di Arturo Amoretti che porta gli ospiti in vantaggio. La scarsa vena dei rossoblù in attacco (solo 3 valide fino all’8’ inning su un comunque ottimo Montanari), unita a troppi errori sulle basi, costringono il Milano ad andare in bianco fino all’ultimo assalto quando sul rilievo Riccardo Ceccaroli batte valido Varalda, viene colpito Torrellas e va in base su ball Bancora. A quel punto, a basi cariche con un out, finisce eliminato al piatto Ambrosioni, ma Marco Pasotto batte una linea sull’esterno centro. Varalda segna il punto del pareggio, ma Torrellas non arriva salvo a casa dalla seconda: la vittoria sfuma, ma ci si consola almeno con l’approdo agli extrainning. Dove però il Milano ripete un inning sciagurato, incassando 3 punti con una doppia rubata (in realtà su un lancio per terra), due valide interne, con la palla che resta in mano a Varalda senza che si riesca a fare un out, e una volata di sacrificio. Sembra finita ma i rossoblù riescono a riaprire ancora i giochi in attacco con un doppio del pinch hitter Fraschetti e una volata di sacrificio, ma poi le eliminazioni di Capellano e Lo Monaco lasciano morire in terza il punto del pareggio.
Nel pomeriggio, per fortuna, la musica cambia. Fraschetti lascia a riposo Zotti e dà spazio a Pizzi che conduce la partita fino al sesto inning concedendo solo 2 punti agli emiliani, mentre l’attacco finalmente dà qualche segno di vita, anche se i primi 2 punti (al 2’) entrano per un’incredibile sequenza di 5 basi ball quasi consecutive concesse dal partente parmigiano Zoni. Al 3’ entrano altri 3 punti con le valide di Torrellas, Fraulini e Capellano e al 4’ ancora Torrellas dopo un gran doppio va a segnare il 6° punto. La partita si trascina poi stancamente, e troppo lentamente, verso l’epilogo, finchè all’8’ sul 6-2 con due out, Fraulini in seconda su doppio e Fanelli nel box, gli arbitri sospendono per un improvviso acquazzone. Dopo la fatidica mezz’ora (anche abbondante) di attesa, i direttori di gara chiedono di ripristinare il campo perché la pioggia è cessata. Ma nonostante la manutenzione decretano la partita definitivamente sospesa per impraticabilità del campo, troppo molle e scivoloso. Sospensione che non dovrebbe inficiare la vittoria rossoblù, perché comunque arrivata all’8’ inning, ma l’ultima parola spetta ovviamente al giudice sportivo.
In ogni caso, da una squadra che aveva bene o male dominato quasi tutte le prime otto partite di campionato, ci si poteva aspettare un approccio meno problematico a questo weekend. Anche perché, sorvolando sulla quantità di sbadataggini del primo incontro, ci si aspettava un attacco un po’ più mordente almeno nel secondo, in cui su 8 valide ben 5 portano la firma dei soli Torrellas e Fraulini. E, comunque, come si sottolineava in sede di presentazione, questo si conferma un girone in cui non si può sottovalutare nessuno.