Milano 1946

Milano, due passi verso la serie A

I rossoblù passano nettamente a San Bonifacio nelle prime due sfide-promozione: 7-0 nel primo incontro, quarta shutout consecutiva dopo 7 inning di equilibrio, e 15-3 per manifesta nel secondo. Due tripli di Sanguedolce e Samuele Pasotto sbloccano le partite, Varalda e Zotti concedono pochissimo in una giornata cominciata in salita ma finita in discesa. E sabato al Kennedy si cercherà la vittoria che vale la stagione


Se chi comincia bene è a metà dell’opera, questa volta il Milano può dire di essere almeno a due terzi. Visto che le due vittorie senza ombre centrate ieri a San Bonifacio, consentono ai rossoblù di affrontare il ritorno al Kennedy del prossimo weekend con una partita da vincere su tre tentativi teoricamente rimanenti. Una trasferta, quella veronese, cominciata in salita e finita decisamente in discesa, vista l’evoluzione del doppio incontro. Ma alla fine il 2-0 (7-0, 15-3) con cui si torna a Milano è il giusto esito di una sfida che è stata in equilibrio nei primi sei inning del primo incontro, ma poi ha preso una piega ben definita.

Dicevamo delle difficoltà iniziali, perché il San Bonifacio, squadra giovane ma abituata a piazzarsi nella zona playoff della serie cadetta, inchioda Torrellas e compagni sullo 0-0 fino al 7° inning di gara uno, in cui il partente veneto Verzin concede pochissimo ai ragazzi di Fraschetti (una valida di Fraulini) nelle prime 5 riprese, mentre Varalda deve far ricorso a tutta la sua esperienza per fermare le mazze della Sambonifacese. 0-0 che resiste anche nella 6.a e nella 7.a ripresa con il primo rilievo veneto Pirana sul monte, poi però l’attacco rossoblù comincia a mettere pressione ai ragazzi di Licciardi con una base ball ricevuta da Samuele Pasotto, due bunt un po’ svirgolati da Fraulini e Capellano che però mettono in difficoltà la difesa veneta e riempiono le basi e un’altra base ball a Luca Fraschetti che rompe l’equilibrio. Licciardi ricorre al secondo rilievo Baltieri che manda subito Varalda al volo, ma poi viene punito da un gran triplo di Max Sanguedolce, prima battuta pesante della partita, che scarica le basi e determina il 4-0 che risulterà irrecuperabile per San Bonifacio, anche perché lo stesso Sanguedolce va a casa sul successivo singolo di Torrellas e l’inning si chiude sul definitivo 7-0 firmato da Ambrosioni e Marco Pasotto su errori, basi ball e colpiti vari. Mattia Varalda stringe i denti fino all’8’ incassando solo 5 valide ben distribuite (con 5 kappa) e lascia la chiusura a Polo che mette la vittoria in cassaforte senza problemi e regala al Milano la quarta shutout consecutiva.

Gara due si preannuncia subito scoppiettante, ma anche complicata, perché il Milano passa subito 3-0 (due valide di Capellano e Fraschetti, errore su Varalda e volata di sacrificio di Sanguedolce) che lascerebbe presagire una partita sotto controllo, invece i veneti rispondono subito su Zotti con tre valide (di cui due interne e un po’ fortuite) dei primi tre in battuta cui fa seguito un errore di Sanguedolce su un possibile doppio gioco e che invece apre le porte al pareggio sambonifacese arrivato poi su volata di Verzin. Tre a tre e tutto da rifare: sono i punti che interrompono una inviolabilità del monte milanese che durava da 35 inning (l’ultimo punto il Milano l’aveva subito a Fossano nella prima partita il 26 luglio), ma i rossoblù questa volta non lasciano scampo al partente veronese Cherubin e tornano subito in vantaggio con un a valida di Marco Pasotto, un altro bel triplo, questa volta di Samu Pasotto e un singolo di Fraulini che riportano il Milano avanti 5-3.

Sull’altro fronte Zotti supera subito la partenza incerta e nasconde la palla ai veronesi che dalla seconda ripresa in poi lo colpiscono una sola volta (un doppio ancora di De Cristan) ma subiscono ben 6 strikeout tra 2° e 6° inning. E al 7’ arriva la svolta che chiude definitivamente e ampiamente il discorso: una base a Torrellas e un doppio di Ambrosioni aprono un inning interminabile in cui il Milano infligge ben 10 punti alla Sambonifacese mandando nel box 16 battitori che mettono a segno 5 valide (con due doppi) e costringono il manager veronese ad alternare ben quattro pitcher per arginare la situazione, anche se la manifesta è ormai inevitabile. Poi tocca a Davide Pizzi chiudere la pratica con tre out e consegnare agli archivi il 2-0 con cui si ripartirà sabato mattina al Kennedy.

03/09/2023
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