Consegnato il XIII premio Doriano Donnabella
a Maurizio Brusati e alla memoria di Marco Omiccioli
Bella serata alla club house del Tiro a segno per la consegna dei premi Donnabella 2024 a Maurizio Brusati e alla memoria di Marco Omiccioli. A consegnare le targhe è stato il capitano della grande Europhon Angelo Novali. Paolo Omiccioli ha ritirato il riconoscimento in memoria del fratello, affiancato da Paolo Braga e Leo Schianchi, grandi amici di Marco. Premi speciali anche per le 200 presenze di Nicola Bancora e le 200 "panchine" di Marco Fraschetti. Mentre per il softball i premi per le protagoniste della stagione sono andati a Chiara Pizzi, Federica Baule, Camilla Giamminola e Daniela Tesini
Maurizio Brusati e Paolo Omiccioli premiati da Angelo Novali
Finalmente siamo riusciti a mettere in scena, o meglio in tavola, anche l’edizione 2024 del premio Donnabella, programmata a suo tempo al Kennedy, ma rinviata più volte nell’ottobre più piovoso degli ultimi 70 anni e alla fine riorganizzata anche quest’anno alla club house del Tiro a segno. Una settantina i presenti anche alla serata di ieri con tanti ex e le due prime squadre del baseball e del softball. Tanti ricordi e anche un po’ di commozione, grazie a una bellissima iniziativa di Bruno Vicentini che ha voluto ricordare Ivan Guerci regalando agli ex compagni e a tutti i convenuti una spilletta con la scritta Ivan 15, a ricordo del grande capitano recentemente scomparso con il suo storico numero di casacca.
A consegnare le targhe del premio Donnabella, in assenza per la prima volta della famiglia di Doriano, purtroppo impossibilitata da altri impegni, è stato Angelo Novali, che oltre ad essere stato il capitano della grande Europhon di cui Donnabella era segretario, è stato anche compagno di quadra di Doriano nell’anno del suo debutto in prima squadra, quando il fondatore del Milano era alla sua ultima stagione da giocatore.
Il premio effettivo è andato a un altro grande capitano, Maurizio Brusati, rossoblù per 458 partite tra l’80 e il ’95, poi a lungo coach, ma soprattutto il giocatore che ha sollevato le due coppe delle Coppe della Mediolanum nel ’91 e nel ’92, oltre alla Supercoppa europea. Tenendo fede alla propria fama di capitano di poche parole, “Brusti” si è limitato a ricordare i suoi celebri motti: da “prima tacum, prima finisum”, a “mej strike out che doppio gioco”. Ben più loquace Paolo Omiccioli che, al limite della commozione, ha ricordato la parabola sportiva del fratello Marco, catcher del Milano tra il ’76 e l’85 con una parentesi di tre anni a Parma dove vinse due scudetti e due coppe dei Campioni. Paolo ha voluto con se a ritirare il premio quelli che ha definito “gli altri fratelli” di Marco, ovvero Paolo Braga (con cui Omiccioli formò una celebre batteria, la più affiatata nella storia del Milano, con 61 partite iniziate in coppia, dopo quella composta da Piazzi e Anedda, con 80 partite, e davanti a Folli-Cameroni con 60), e Leo Schianchi, ex azzurro, con cui Omiccioli condivise gli anni di Parma e della Nazionale Probabili Olimpici. Anche Braga e Schianchi, venuti rispettivamente da Courmayeur e da Parma per onorare la serata dedicata a Omiccioli, hanno voluto ricordare qualche aneddoto delle tante stagioni vissute con Marco.
Nella serata premi speciali anche per i rossoblù in attività, con le ragazze del softball che hanno sfiorato la promozione in A2 premiate dai colleghi maschi: Max Sanguedolce, miglior battitore stagionale del Milano, ha premiato l’omologa del softball Chiara Pizzi; il pitcher Davide Pizzi ha premiato la miglior lanciatrice Federica Baule, Marco Pasotto ha premiato il miglior difensore Camilla Giamminola, mentre l’attuale capitano Nicola Bancora ha premiato l’utility della stagione rossoblù, la capitana del softball Daniela Tesini. Infine il presidente Selmi ha consegnato a Sabrina Monti, leader del gruppo del softball milanese, una targa ricordo della stagione.
Passando al baseball, il supercapitano rossoblù Piero Allara ha consegnato a Nicola Bancora la targa per le 200 presenze nel Milano, targa che purtroppo non ha potuto ritirare Luca Fraschetti, assente per altri impegni. E Raoul Pasotto, nel ruolo di ex manager rossoblù, ha premiato Marco Fraschetti per le sue 200 “panchine” nel Milano, ricordando di essere stato superato proprio quest’anno dall’ex compagno in fatto di presenze alla guida della prima squadra.
La serata si è conclusa con il consueto saluto del presidente Alessandro Selmi che ha ricordato in apertura Ivan Guerci, poi ha annunciato che “ dopo aver festeggiato i primi dieci anni di presidenza, adesso sono pronto ad aprire un nuovo ciclo. Ma adesso abbiamo bisogno di più risorse, di coinvolgere sempre più persone. E adesso andiamo incontro a una stagione in cui vogliamo continuare ad essere protagonisti, come ha fatto la serie A quest’anno, facendo un grande salto in avanti. L’anno prossimo vogliamo vedere ancora più gente a seguire le nostre partite”.