Cent'anni fa nasceva Mario Garavaglia
Nonno dell'attuale terza base rossoblù, Alessandro, padre di Osvaldo e Roberto, ai più sembrerà un personaggio marginale e dimenticato. Ma tra glia anni Settanta e Ottanta fu a lungo responsabile del settore giovanile del MIlano, prima dedicarsi anche alla carriera di arbitro. Uomo di grande passione per il baseball, contagiato dai figli, a lui dobbiamo anche l'ideazione del miotico Torneo Imbastaro
Mario Garavaglia, a destra, mentre premia Lorenzo De Regny
Oggi è una ricorrenza speciale per il Milano. Perché celebra il centenario di un personaggio che può sembrare minore, ma invece ha contribuito molto alla nostra attività, in maniera diretta e indiretta. Parliamo di Mario Garavaglia, nato a Milano il 6 novembre del 1924, esattamente 100 anni fa, e approdato al baseball e al Milano coinvolto dalla passione dei figli, Osvaldo e Roberto. Uomo vulcanico e con spirito organizzativo, Garavaglia, come tanti genitori, si è messo al servizio del club diventando ben presto non solo un dirigente accompagnatore delle squadre giovanili, ma addirittura per parecchi anni, a cavallo tra i Sessanta e i Settanta del secolo scorso, il responsabile del settore giovanile.
A lui dobbiamo un’intensa attività, ma soprattutto l’ideazione nel 1981 del Torneo Franco Imbastaro, dedicato all'ex caporedattiore della Gazzetta dello Sport, nato come manifestazione riservata ai più giovani, ma poi diventato stabilmente un prestigioso torneo Under 21, organizzato dal Milano fino agli inizi degli anni Duemila e di fatto rilanciato da qualche anno con le edizioni dedicate a Robert Fontana. Durante i suoi anni collaborò particolarmente con tecnici come Sueri, Folli, Goldstein, De Regny e tanti altri, allevando una generazione di ragazzi da cui uscirono, oltre ai figli, i vari Fraschetti, Barbini, Carrozza, Paolo Omiccioli e tanti altri.
Mario Garavaglia, poi, si dedicò alla carriera arbitrale e restano memorabili certe sceneggiate in cui lui, autoritario, cacciava dal campo per intemperanza qualcuno dei figli, dandogli del lei. Mario, oltre che padre di Osvaldo e Roberto, che giocarono nel Milano sostanzialmente negli anni Ottanta, trova adesso un ideale continuatore della sua passione rossoblù nel nipote Alessandro, da quest’anno giovanissimo titolare della terza base in prima squadra.