Milano 1946

A Collecchio due sconfitte di misura
ma Dall'Agnese è un buon vice Cueto

Senza Marco Pasotto, Garavaglia e soprattutto Cueto, il Milano non può nulla contro la capolista del girone B. Ma Fraschetti è sodisfatto dalla prova di tutti i pitcher, con Dall'Agnese, partente in gara due, che ha giocato la sua miglior partita in rossoblù. Contro Gongora e Fabiani l'attacco fatica, però i rossoblù restano in partita fino in fondo (6-2 e 2-0). Bene nel box l'ex Andrea Pasotto e Capellano


Gabriel Dall'Agnese sul monte a Collecchio

Il Milano torna da Collecchio con due sconfitte. Come a Verona, ma molto diverse. Come è diverso l’umore di Marco Fraschetti che aveva mal digerito quei ko veronesi e invece legge molte cose positive nella trasferta in Emilia. Dove già la sfida si presentava in salita, ma era diventata quasi impossibile alla luce delle assenze pesanti e della formazione rimaneggiata. Cominciamo col dire che i rossoblù si sono presentati a Collecchio senza Marco Pasotto (infortunato), Ale Garavaglia (convocato al Torneo delle Regioni) e soprattutto Randy Cueto che domenica scorsa, a Settimo Torinese, si è procurato una microfrattura del metacarpo della mano destra. Così Fraschetti si trova senza due mazze importanti e soprattutto senza il pitcher straniero. Ma proprio l’assenza di Cueto dà modo al tecnico milanese di dare maggior spazio ai lanciatori italiani, traendone indicazioni interessanti.

Le due sconfitte contro la squadra più forte del girone sono infatti due sconfitte molto contenute, soprattutto la seconda, finita 2-0 contro il fortissimo cubano Gongora che all’andata aveva rifilato 18 kappa in 8 inning all’attacco milanese. E di fronte al pitcher collecchiese, che questa volta si ferma a 12 kappa in 6 riprese, si sviluppa anche la grande partita di Gabriel Dall’Agnese che in veste di vice-Cueto tiene a freno un attacco pesante come quello del Collecchio, subendo solo un punto alla prima ripresa (valida di Mantovani, doppio di MIrabal) e incassando il 2-0 al 5’ su un lancio (veramente) pazzo che va a rimbalzare persino addosso all’arbitro prima di perdersi irraggiungibile alle spalle di Luca Fraschetti, mentre il velocissimo Mantovani riesce a fiondarsi a casa addirittura dalla seconda.

Partiamo da gara due, appunto, per dire che Dall’Agnese ha messo a segno probabilmente la sua miglior prestazione da quando è in rossoblù (6 riprese, 6 valide, 1 bb, 5 k), tra l’altro schierato per la prima volta da partente, ma anche Polo e Persico (un inning a testa a partita ancora aperta) hanno confermato le loro qualità di rilievi: l’italo-dominicano con due kappa e una base ball (annullata da un colto rubando di Fraschetti) e il toscano con un kappa su tre out senza concedere nulla. Una partita che, una volta sceso Gongora, il Milano avrebbe persino potuto raddrizzare sul rilievo Guerra, visto che l’ultimo attacco rossoblù si è spento con due valide di Capellano e Andrea Pasotto che purtroppo non hanno prodotto punti.

Anche nel primo incontro, comunque, si è rivisto un buon Varalda che purtroppo paga l’unico momento di flessione al 4’ (due doppi e due basi ball), mentre Pizzi, subentrato dal 6’ inning, chiude bene ma subisce 2 punti in una ripresa sfortunata in cui una lunga battuta di Mordacci, rimbalzata male, si trasforma in un fuoricampo interno. Anche in gara due, dopo aver fatto scena muta contro Fabiani (una valida – dell’ex Andrea Pasotto – in 5 inning), l’attacco rossoblù si sveglia solo nel finale segnando 2 punti con 4 valide consecutive di Varalda, Capellano, Andrea Pasotto e Torrellas (doppio), ma ormai è troppo tardi e non si va oltre il 6-2.

Milano finalmente registrato anche in difesa (due errori in due partite, entrambi ininfluenti) e che inevitabilmente ha sofferto in attacco, soprattutto contro i due partenti: 7 valide in gara uno e solo 3 in gara due con Andrea Pasotto a 3 su 7 e Andrea Capellano a 3 su 8. Domenica a Poviglio vedremo se siamo sulla strada giusta.

09/06/2024
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